Affrontare la diagnosi di labiopalatoschisi rappresenta un momento difficile per la coppia genitoriale in cui mettere in campo tutte le proprie risorse e competenze emotive. I genitori sono chiamati a comprendere cosa sta accadendo, dal punto di vista medico, al proprio bambino, dovranno poi conoscere e affrontare l’iter di cura che viene loro illustrato. Sul piano emotivo tutto ciò può rappresentare un carico ulteriore in un momento già delicato e forte emotivamente come quello del post parto.
Il primo contatto dei genitori con la diagnosi di labiopalatoschisi avviene quasi sempre in epoca prenatale o preadottiva, in questo momento è fondamentale che i genitori abbiano la possibilità di essere accolti in uno spazio psicologico per condividere i sentimenti percepiti dalle famiglie e accoglierle in un processo di elaborazione della diagnosi riscoprendo le proprie risorse personali.
E’ necessario per questo che i genitori abbiano tutte le informazioni utili, rispetto al percorso di cura del proprio bambino, attraverso una comunicazione chiara ed efficace per non lasciare spazio a dubbi e preoccupazioni che possono spaventare la coppia genitoriale.
La disponibilità dello psicologo, offre la possibilità di esprimere i propri dubbi, le proprie preoccupazioni e di instaurare una relazione di fiducia con tutta l’équipe.
Durante tutto il percorso di cura è fondamentale che i pazienti e le loro famiglie possano fare affidamento su un team multidisciplinare, in grado di seguire l’evoluzione della storia clinica nel tempo, e modulare l’intervento affinché possa essere idoneo alla fase clinica. Obiettivo principale è dare una centralità al paziente e alla sua famiglia, favorendo la costruzione dell’engagement, dando cioè la possibilità al paziente di essere un soggetto attivo all’interno del proprio percorso di cura.