Nelle labiopalatoschisi i disturbi fono-articolatori, in presenza di deficit di occlusione velo-faringea, possono interferire sulla interazione comunicativa del bambino.
Il bambino tende quindi a manifestare qualità nasale della voce e diverse alterazioni nella pronuncia delle parole.
Da qui la necessità di una valutazione foniatrica e di un intervento logopedico precoce e duraturo.
La valutazione foniatrica è rivolta prevalentemente all’esame degli organi di articolazione, in particolare:
- osservazione diretta di morfologia, motilità e prassie delle strutture linguo-bucco-facciali:
- labbra: cicatrici, competenza labiale, sensibilità;
- arcata alveolare: situazione dentaria, eventuali schisi residue, agenesie dentarie, diastemi, occlusione;
- palato duro: conformazione, presenza di fistole oro-nasali (valutazione della rilevanza in relazione al deficit articolatorio);
- motilità e conformazione del velo;
- valutazione dei meccanismi di compenso ed eventuali discinesie;
- videofaringolaringoscopia:
- rappresenta un esame di assoluta rilevanza per esaminare non solo le caratteristiche anatomiche del velo a riposo (conformazione, simmetria, lunghezza, presenza di cicatrici, sensibilità) ma soprattutto durante la elevazione così da consentire lo studio della funzionalità della occlusione velo-faringea. Nel corso dell’esame viene inoltre valutata la dimensione delle adenoidi, e viene visualizzata la laringe per verificare che lo sforzo fonatorio non abbia portato a disfunzioni cordali.
Nell’ambito della palatoschisi, ovviamente, l’attività del Foniatra e del Logopedista non può non essere coordinata con quella del Chirurgo e degli altri componenti del team, e solo attraverso il costante dialogo tra le diverse figure professionali possono essere assunte decisioni condivise sulla opportunità dei diversi interventi chirurgici e riabilitativi.